Un nuovo studio condotto dal Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Napoli Federico II conferma il valore della ricerca scientifica continua dietro le soluzioni tecnologiche ASA. La sperimentazione ha analizzato gli effetti della laserpuntura, una metodologia che unisce i principi dell’agopuntura tradizionale con la fotobiomodulazione indotta da luce laser, nel trattamento dell’osteoartrite canina.

Un approccio non invasivo per gestire il dolore cronico
La ricerca – condotta su un gruppo di 19 cani affetti da osteoartrite – ha evidenziato come l’uso della tecnologia MLS® (con dispositivo M-VET di ASAveterinary) porti a un miglioramento significativo della mobilità articolare e a una riduzione del dolore.
Gli animali trattati con laserpuntura hanno mostrato:
- un calo marcato degli indici infiammatori (IL-6)
- un aumento dei marcatori antiossidanti e antinfiammatori (IL-10, BAP),
segno di una modulazione positiva della risposta biologica e di un effetto analgesico duraturo.

M-VET e Laserterapia MLS®
Il laser impiegato nello studio, M-VET, utilizza un sistema a doppia lunghezza d’onda sincronizzata (808 e 905 nm), in grado di agire in profondità nei tessuti e di amplificare gli effetti terapeutici della laserterapia: questa combinazione di emissioni continua e pulsata è alla base del brevetto della tecnologia MLS®, sviluppata da ASA.
Verso una medicina veterinaria integrata
I risultati dello studio aprono la strada a nuove prospettive nella gestione non farmacologica del dolore e dell’infiammazione. In particolare, la laserpuntura si è rivelata una soluzione ideale per quei soggetti in cui i trattamenti farmacologici sono controindicati, offrendo una terapia non invasiva, priva di effetti collaterali e basata su solide evidenze scientifiche.
Un ulteriore passo avanti nella missione di ASA, da sempre impegnata nel coniugare scienza, tecnologia e risultati clinici concreti.